Coronavirus, la Bartolini di Caorso chiede ai lavoratori di riprendere le consegne senza sanificazione e protezioni individuali. Lo sciopero prosegue

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I lavoratori della logistica in sciopero da questa mattina con USB Logistica alla Bartolini di Caorso (Piacenza) proseguono la lotta anche dopo l’incontro con l’azienda, che ha avuto un esito paradossale.

Bartolini accoglie infatti le richieste avanzate dai delegati USB (sanificazione di mezzi e magazzino, fornitura di guanti, mascherine, gel e un termometro), ma soltanto a partire da domani, mercoledì 11 marzo.

Questo significa che secondo l’azienda i lavoratori oggi dovrebbero riprendere le consegne senza i dispositivi di protezione individuali e senza la sanificazione dei mezzi e del magazzino.

Tanto i lavoratori quanto i delegati USB hanno rifiutato la proposta, per non mettere a rischio la propria salute e quella dei loro cari. Gli addetti della logistica infatti consegnano in tutta Italia da settimane merci e pacchi anche alle persone in quarantena, che in teoria non dovrebbero nemmeno aprire la porta di casa, esponendosi così al rischio di contagio da coronavirus, nella più totale indifferenza delle autorità politiche, amministrative e sanitarie.

I lavoratori di Bartolini e della logistica italiana dicono basta a questo stato di cose e non riprenderanno il lavoro finché non saranno garantiti effettivamente il diritto alla salute e quello alla sicurezza.

La lotta prosegue #schiavimai

 

Unione Sindacale di Base – Lavoro Privato – Logistica

 

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