Firenze, la cooperativa CFT oltre all'agibilità sindacale nega anche il diritto di sciopero
Dopo il rifiuto da parte di CFT Cooperativa Logistica di riconoscere l’agibilità sindacale ad USB negando la nomina di un RSA, dopo aver negato una richiesta d’incontro per discutere di serie problematiche come lo stato di crisi e il mancato pagamento della 14° mensilità, CFT supera se stessa e decide di sanzionare disciplinarmente un lavoratore che aveva legittimamente aderito allo sciopero ad oltranza indetto dall’ Unione Sindacale di Base.
I lavoratori ormai stanchi di subire lo stato di crisi dichiarato dalla Cooperativa CFT, che ha causato notevoli tagli di salario e diritti addirittura con la perdita della quota sociale versata che per alcuni ammonta a diecimila euro, hanno deciso di fuoriuscire dai sindacati confederali ritenuti colpevoli di aver avallato tutte le scelte della Cooperativa fino all’ultimo verbale di accordo dell’8 novembre 2022.
Inoltre in data 5 febbraio si è tenuta l’assemblea generale dei soci durante la quale tra le varie votazioni si è svolta anche quella relativa al rinnovo dello stato di crisi.
Dal racconto dei lavoratori soci partecipanti suddetta votazione si è svolta per semplice alzata di mano in maniera superficiale e sbrigativa. USB ritiene che considerata l’importanza dello stato di crisi e di quanto grava sulle condizioni economiche dei lavoratori e lavoratrici andava effettuato un referendum in tutte le sedi lavorative dove opera CFT Cooperativa.
In questo contesto drammatico per i lavoratori ci preoccupa il silenzio assordante della committente Unicoop Firenze la quale non ha mai risposto alle nostre richieste d’incontro.
Ovviamente non staremo a guardare , perché i lavoratori hanno il diritto di scegliere liberamente da quale sindacato farsi rappresentare.
Metteremo in pratica sin da domani tutte le azioni necessarie previste dalla normativa vigente, per tutelare la libertà di sciopero e di associazione sindacale i diritti e il salario dei lavoratori della CFT logistica, che in questi anni hanno subito pesanti tagli alla loro retribuzione e in un contesto attuale dove l’inflazione e il carovita rende povero anche chi lavora, non possiamo più accettare questo stato di crisi.
USB Rimane a fianco dei lavoratori nella lotta per la riconquista e il rispetto della democrazia e dei diritti negati!
USB Lavoro Privato