Gls Terni: la giunta Bandecchi a fianco dei padroni che considerano i lavoratori umbri come lavoratori di serie b

Terni -

L’Unione Sindacale di Base condanna con forza l’accordo firmato il 12 maggio tra la Phoenix Net, licenziataria del franchising GLS di Terni, la giunta Bandecchi, nella doppia veste di Sindaco e Presidente della Provincia di Terni, e la CGIL, che sancisce un peggioramento netto delle condizioni economiche dei lavoratori GLS.

Con questo accordo si cancella l’indennità di trasferta prevista dai precedenti contratti, sottraendo direttamente soldi dalle buste paga, condizione che aveva già portato a momenti di lotta, organizzata da USB nei mesi di Febbraio e Aprile, per contestare proprio il mancato pagamento delle indennità di trasferta da parte dell’azienda. A fronte di ciò, si introduce un cosiddetto “accordo di solidarietà” che è in realtà una misura tutta a vantaggio dell’azienda, mentre ai lavoratori non viene garantita né stabilità né reale tutela economica.

In seguito alle agitazioni delle lavoratrici e dei lavoratori di GLS Terni, nelle scorse settimane USB era riuscita ad ottenere la convocazione di due tavoli istituzionali per risolvere la questione, con tanto di comunicati stampa dai toni trionfalistici dell’ufficio stampa del Sindaco, dipinto come abile mediatore.

Tuttavia, nel corso della riunione del 12 maggio, concordata guarda caso solo con i sindacati più vicini all’azienda, che a Terni rappresentano l’1% dei lavoratori dell’impianto, è stato proposto un verbale tutto a vantaggio del padrone che, non solo non tutela il futuro occupazionale facendo pagare ai lavoratori la crisi di un’azienda dalla filiera sospetta e troppo lunga come quella che gestisce GLS Terni, ma che clamorosamente arretra rispetto agli accordi già vigenti, dimezzando l’indennità di trasferta, già misera rispetto al resto d’Italia a causa del sistema del franchising che prevede una lunga piramide di aziende a  guadagnare sul sudore dei corrieri.

La vera gravità sta nel messaggio politico che viene lanciato: con l’avallo di questo accordo, la giunta Bandecchi certifica che i lavoratori dell’Umbria devono guadagnare meno degli altri lavoratori d’Italia. Una discriminazione inaccettabile, soprattutto se si considera che, in tutti gli altri magazzini GLS dove è presente USB, abbiamo ottenuto accordi ben più favorevoli, con indennità di trasferta doppie o triple rispetto a quanto oggi viene imposto a Terni.

USB continuerà a sostenere con forza i lavoratori e a denunciare ogni forma di intesa che calpesti i diritti e la dignità di chi lavora, coinvolgendo in solidarietà tutta la filiera GLS nazionale

Solo la lotta paga.