I facchini Italtrans hanno le mani pulite: polizia e sicurezza privata contro il picchetto degli operai, giovedì 26 tutti a Milano

Milano -

I facchini Italtrans, azienda leader nella logistica alimentare italiana con sede a Calcio nel bergamasco, sono scesi in sciopero nella mattinata di mercoledì 25, a seguito della sospensione cautelare di un delegato USB nell’impianto effettuata con motivi pretestuosi da parte della Cooperativa LaMeva, che fornisce servizi in appalto nel magazzino.

Un determinato picchetto di operai si è, quindi, organizzato per protestare di fronte al magazzino, chiedendo con forza che il nostro delegato non perda il posto di lavoro e un confronto con la cooperativa LaMeva, che fin ora ha negato ogni possibilità di incontro con i lavoratori e il sindacato. Da anni USB si batte contro il sistema degli appalti e dei subappalti, una vera e propria selva di sfruttamento ed illegalità nella Logistica.

Gli operai, purtroppo, si sono trovati a fronteggiare oltre alle forze dell’ordine, che in questi casi non mancano mai di schierarsi dalla parte degli interessi privati della parte datoriale, anche i vigilantes interni dell’azienda. Un atteggiamento gravissimo, che mina le basi stesse della democrazia: un’anticipazione del DDL 1660, che il governo vuole approvare anche per reprimere le giuste proteste dei lavoratori?

Contro le mani in pasta di padroni e prenditori degli appalti, USB oppone le mani pulite degli operai della logistica. Lo ribadiremo anche giovedì 26 a Milano, per una contromanifestazione in occasione degli stati generali della logistica, dalle ore 10:00 a Piazza Città di Lombardia.

USB Logistica