Interporto Livorno, operai in sciopero aggrediti dai titolari di una ditta in appalto. Basta minacce, basta licenziamenti, basta appalti: lunedì 25 manifestazione di fronte al Gruppo Mercurio

Livorno -

Venerdì mattina, presso i piazzali Mercurio dell’interporto di Livorno, abbiamo assistito a un fatto gravissimo. L’Unione Sindacale di Base aveva proclamato uno sciopero dei lavoratori della ditta in appalto Ruggiero Trasporti, che gestisce da circa un anno il servizio di movimentazione auto tra porto e interporto. Sciopero indetto contro alcuni licenziamenti, per la sicurezza e per il rispetto del contratto nazionale.

Alle ore 8:30 circa il titolare della ditta con il figlio, il cognato e alcuni responsabili e crumiri si è presentato di fronte ai cancelli minacciando i lavoratori in sciopero e i rappresentanti sindacali presenti sul posto a tutela del diritto di sciopero. Provocazioni e minacce sfociate poi in un’aggressione fisica portata avanti, sembra, da un familiare del titolare. Un lavoratore iscritto a USB è stato portato via in ambulanza.

Tutto condito da frasi come “negro di merda” rivolto ad un rappresentante sindacale senegalese. Più volte il titolare si è rivolto con arroganza anche alla polizia, presente sul posto, chiedendo di prendere i documenti ai lavoratori in sciopero e portarli in questura perché lo sciopero non era (da lui) autorizzato. Fino a prova contraria non siamo ancora in dittatura. Presi di mira, da alcuni crumiri, anche gli stessi rappresentanti della committenza Mercurio.

Il “tradimento” per essersi rivolti al sindacato è anche alla base di questa vertenza. Con un lungo lavoro sindacale, USB è riuscita anche con l’aiuto degli organi competenti come l’Ispettorato del Lavoro a far rispettare le regole minime del contratto nazionale. Per tutta risposta i lavoratori che hanno avuto il coraggio di organizzarsi sono stati subito isolati e attaccati. A quattro di loro non è stato rinnovato il contratto ad agosto, altri 5 saranno mandati a casa a fine settembre. Per tutti gli altri decine di lettere di contestazione a dir poco pretestuose per arrivare al licenziamento. Intanto sono stati assunti e stabilizzati altri lavoratori senza rispettare il criterio di anzianità previsto dalla legge. Ad oggi permangono gravi criticità rispetto alla sicurezza durante i trasferimenti.

La logistica non è e non può diventare il “far west” della nostra città, in cui si assumono decine di lavoratori con contratti precari, dove si lavora a cottimo (per numero di macchine movimentate) e non sulla base dell’orario contrattuale. Dove si deve per forza correre perché i piazzali sono pieni, anche a discapito della sicurezza. Dove i lavoratori vengono inquadrati con livelli bassissimi in barba al contratto nazionale.

Ma soprattutto la nostra città non può accettare che si metta in discussione il diritto di sciopero con la violenza e la minaccia. Durante la mattinata, nonostante quanto successo, i responsabili USB hanno avuto un lungo incontro con la committenza Mercurio. Grazie a questa mediazione si era riusciti a trovare un compromesso. Compromesso che è stato rifiutato dalla Ruggiero Trasporti che ha, di fatto, confermato i licenziamenti.  Queste società in appalto sono corpi estranei nella nostra città e come tali vanno considerati. Tutti i lavoratori devono essere internalizzati nel Gruppo Mercurio.

Per denunciare l’aggressione di stamattina, per ribadire che la libertà di sciopero di organizzazione sindacale non si discutono

Per sostenere la vertenza dei lavoratori in appalto

LUNEDÌ 25 SETTEMBRE DALLE ORE 8

SAREMO NUOVAMENTE PRESENTI DI FRONTE AI CANCELLI DEL GRUPPO MERCURIO PRESSO L’INTERPORTO

Chiediamo a tutti i lavoratori e lavoratrici, alle realtà politiche cittadine e alle istituzioni di prendere una posizione netta rispetto a quanto successo e di partecipare al presidio di lunedì.
 

USB Livorno Logistica

Livorno 22/9/23