Logistica, Piacenza: il 14 marzo si processano lotte e scioperi fatti per il rispetto della legalità e dei diritti sul lavoro, basta strabismo giuridico

Roma -

Il 14 marzo a Piacenza si processano le lotte nella logistica che hanno fatto emergere evasione fiscale, contributiva, lavoro nero e malavita organizzata. Si processano gli scioperi che hanno ridato diritti, dignità e rispetto ai lavoratori. Basta strabismo giuridico.

Il prossimo 14 marzo la Procura della Repubblica di Piacenza chiederà il rinvio a giudizio - e quindi un ennesimo processo - per i militanti sindacali di USB che furono già oggetto di misure cautelari nell'estate del 2022. L'impianto accusatorio di questo teorema si fondava sulla considerazione che gli scioperi, quelle pratiche conflittuali, avessero una finalità "estorsiva" nei confronti degli imprenditori poiché ne metteva in discussione la possibilità di fare profitto.

Tali accuse sono state funzionali allo svolgimento di indagini particolarmente prolungate, articolate ed invasive, condotte mediante intercettazioni telefoniche, ambientali e patrimoniali.

L’impianto accusatorio è stato, però, demolito dal Tribunale della libertà di Bologna in sede di impugnazione dei provvedimenti restrittivi la libertà personale.

Nonostante questa clamorosa smentita, la volontà repressiva della Procura piacentina è rimasta immutata.

Secondo gli inquirenti, l'attività sindacale svolta in base ai principi della piena legittimità delle lotte sociali e del conflitto di classe, è equiparata ad una pratica criminale che arreca danno alla realizzazione di utili per i padroni.

I fatti, per i quali si processano i militanti sindacali, sono quegli scioperi che hanno consentito ai lavoratori della logistica di liberarsi da condizioni di vita e lavoro oppressive, di ottenere miglioramenti economici, di fare emergere la presenza di forme di evasione fiscale e contributiva nel polo logistico di Castel San Giovanni, di lavoro nero e infiltrazioni malavitose in quello di Piacenza.

Si è trattato di un ciclo di lotte ruvido perché dure erano e sono le condizioni in cui si è svolto, ma che è comunque riuscito ad emancipare i lavoratori da uno sfruttamento ottocentesco.

Insistere con la criminalizzazione del conflitto significa negare una realtà di oppressione datoriale che è invece messa sotto attenzione e fatta emergere dalle inchieste di tante altre Procure nel paese.

Stiamo vivendo un clima di attacco ai basilari diritti democratici, al diritto di protesta per consentire al governo di agire indisturbato nelle sue politiche di austerità e guerrafondaie. L'udienza del prossimo 14 marzo è solo la prima delle occasioni in cui sarà rivendicata la legittimità delle lotte sindacali ed operaie così come considerate dalla Costituzione Repubblicana ed Antifascista.

Abbassare le armi. Alzare i salari.

USB Lavoro Privato Settore Logistica