Piacenza, il sistema degli appalti colpisce ancora: ennesimo incidente sul lavoro alla Gualapack/SAFTA

Piacenza -

In GUALAPACK / SAFTA la sera del 18 settembre, durante il cambio della batteria di un carrello elevatore, la stessa si è sganciata dai supporti ed è rovinata addosso all'operatore fratturandogli un piede. "È andata bene" come si usa dire, perché un oggetto del peso di 856 (ottocentocinquantasei) kg. quando cade addosso ad una persona fa danni seri se non addirittura letali.

I lavoratori avevano più volte chiesto all'appaltatore, la coop San Martino, che le procedure di tali operazioni venissero effettuate in altro modo per garantire la sicurezza sul lavoro; che la ricarica avvenisse con la batteria a bordo carrello senza le pericolose procedure di rimozione e che l'eventuale spostamento si effettuasse con imbragature a ganci anziché con corde che come si è visto consentono rovinosi scivolamenti.

I referenti della San Martino si sono sempre rifiutati di provvedere e la GUALAPACK se ne è sempre pilatescamente lavata le mani. Questo è il sistema degli appalti ove il profitto avviene a scapito della sicurezza dei lavoratori.

La coop San Martino, sempre molto attiva nel licenziare i lavoratori ammalati, nello spedire pretestuose lettere di contestazione disciplinare e nel registrare ripetuti gravi incidenti sul lavoro, per "ironia" della sorte si rifiuta di pagare malattia, infortunio e maternità al 100%.

Coop San Martino mutualismo e solidarietà dove sono? Gualapack contenere il costo del lavoro significa fregarsene della sicurezza?

BASTA col sistema degli appalti.

Piacenza, 19 settembre 2020


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