UPS Roma Bandinelli: basta chiacchiere, bloccato il magazzino

Roma -

Esplode la rabbia dei lavoratori in appalto UPS di Roma.
Alla drammatica situazione legata all'imminente chiusura della Filiale alle porte di Ciampino, senza ancora un piano di ricollocazione, si è aggiunto il distacco dell'acqua nella filiale. USB da mesi denuncia il totale disinteresse della multinazionale americana nei confronti dei lavoratori diretti ed in appalto.
Gli incontri tenutisi nelle ultime settimane, dai quali USB è stata esclusa, non hanno prodotto alcun risultato. I sindacati presenti ai tavoli si sono preoccupati di volta in volta soltanto di smorzare ogni ipotesi di ribellione degli operai, con il solo intento di preservare l’attuale continuità lavorativa, un enorme favore al Padrone ed un danno ai lavoratori, ai quali viene da mesi  chiesto di pazientare, senza alcuno spiraglio all’orizzonte.. Ad un mese scarso dalla chiusura dell’impianto non si sa nulla sui numeri effettivi delle eventuali ricollocazioni su altri magazzini e presso altri fornitori, ricollocazioni che oltretutto rischiano di avvenire senza alcuna tutela, non essendo prevista alcuna clausola sociale. L’unica novità sembra la possibile proroga alla chiusura del magazzino, frutto unicamente dell’intervento di USB presso la Prefettura di Roma. Questa mattina i lavoratori si sono fermati alle prime luci dell’alba anche a causa della mancanza di acqua nel sito lavorativo, poi la rabbia definitiva è esplosa in seguito ad un’assemblea convocata da Cgil, Cisl e Uil in cui si è sostanzialmente giustificato l’atteggiamento padronale e chiesto altro tempo; a quel punto i lavoratori compatti hanno raggiunto il picchetto dei colleghi organizzati con USB bloccando così per oltre 5 ore l’impianto.
Quello che era un manipolo di lavoratori determinati rischia di crescere e mettere alle corde l’arrogante azienda americana e chi si ostina a difenderne l'operato. USB è al fianco di chi lotta

CATEGORIA OPERAIA USB
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